lunedì 17 settembre 2012

Menomale che Sivio c'è.

"Menomale che Silvio c'è". Così recitava lo slogan che il Cavaliere si è confezionato su misura e messo in bocca (non so se solo quello!) al branco di diversamenteintelligenti che gli vanno dietro.
C'è stato un periodo in cui chiunque fosse sostenitore del barzellettiere più famoso d'Italia pronunciava le suddette parole manco fosse l'ora pro nobis. E per rendere il tutto ancora più incisivo, ci ha pure costruito su una bella canzoncina. E' nota la passione di quell'uomo (??) per la musica. Ve lo ricordate con la bandana rossa in testa e il camicione bianco che cantava, ad una qualche festa di fine estate, accompagnato da un certo Apicella?!? Ah che immagini.
Dopo la triste dipartita, purtroppo solo dal mondo politico, Silvio si era eclissato. Triste, dimenticato, tutti lo immaginavano (o speravano) a condurre la vita di ogni vecchietto medio: al parco a passeggiare il cane e a raccoglierne la meda, un po' per quella legge del contrappasso che Dante ci ha insegnato ad amare!
Ma il silenzio, dono che in pochi coltivano, è durato poco! Silvio torna e lo fa nel suo stile: "Se verremo eletti concelleremo l'IMU. Perchè la casa è un diritto ed il fondamento della famiglia italiana".
Ora:
1- Ma che ne vuoi sapere tu di famiglia?!? Le prendi e le lasci a tuo piacimento. Hai non so quanti figli con due donne diverse (e sicuramente qualche altro nascosto ci sarà) e ti ergi a protettore del focolare domestico?!?
2- Se togli l'IMU i soldi per sanare i conti pubblici da dove li prendi?! Ti prostiuisci? O ci dovremo prostituire noi?
3- Il tipo che ti scrive i discorsi ce lo potresti far conoscere così da rinchiuderlo ad Alcatraz e buttare la chiave? Almeno la finiremo di sentire stronzate.
4- Spero che l'Italia si svegli e non si faccia circuire da te.
5- Mi spiace per i miei figli che un domani dovranno studiare l'idiozia di quest'uomo.

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