venerdì 20 gennaio 2012

L'arte di essere donna.

A me gli ormoni fanno male. E ogni donna sa di cosa parlo. C'è un periodo preciso che cade, più o meno puntualmente, ogni 28 giorni, in cui ogni essere umano di genere femminile sembra subire una strana mutazione. Non parlo di una mutazione fisica, quanto caratteriale. E' un po' come se in ogni donna albergassero due entità distinte, una dolce, calma, paziente, amorevole, dolce, sempre pronta ad aiutare chiunque ne abbia bisogno; poi c'è "l'altra", quella schizzata, nervosa, insofferente. Ecco, non è che siamo delle pazze schizofreniche, che il giorno prima ti riempiono di baci ed il giorno dopo ti dicono le peggio cose. La colpa non è nostra, ma degli ormoni.
E non pensate che sia facile essere donna. Essere donna è un'arte, che solo pochi della specie umana sono in grado di praticare. E si, signori, perché non basta un bel culo e due belle tette per essere donna. La donna è donna solo se ha dei sani e costanti squilibri ormonali.
E io ho i miei meravigliosi squilibri ormonali, poco costanti, ma non per questo meno squilibrati.
A  me gli ormoni fanno male, mi rendono particolarmente nervosa, instabile e paranoica, e me la prendo con chi se lo merita, solo che lo faccio nel modo sbagliato. E si, perché la gente va cazziata quando se lo merita, va mandata a fanculo se è il caso, ma lo si deve fare sempre con garbo e mai in preda ad uno squilibrio ormonale. Perché, come diceva “bonanima” “puoi dire le cose peggiori, ma se lo fai col sorriso sembrano meno peggio di quello che sono”.


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