Che uomini e donne siano diversi si sa. La storia di MartevsVenere
ce la propinano da anni.
Ma c’è un momento in cui uomini e donne palesano tutta la
loro antiteticità: le partite di pallone. Si sa, noi donne non amiamo il calcio
e ci chiediamo di continuo cosa il nostro uomo provi nel vedere ventidue maschi
in mutante rincorrere una palla.
Misteri che neanche Piero Angela è riuscito a svelare.
Fatto sta, che vuoi o non vuoi, ogni quattro anni ti lasci
convincere e guardate la partita insieme. Niente di più esilarante.
Partita al maschile. Il maschio si prepara alla partita con
grande attenzione. Entra nel mood già svariate ore prima. Iniziano le grandi
consultazioni con l’amico-ultras su quale sarà la possibile formazione. Si
prosegue con la scelta dell’abitazione che dovrà accogliere la devastazione ed
infine si procede al rifornimento di viveri. Quantità spropositate di patatine,
birre, e salatini riempiono il carrello prima ed il tappeto di casa poi! Dal fischio
d’inizio e per i 90minuti successivi puoi passare nuda davanti al tuo uomo, lui
non ti guarderà. Niente può distrarre un uomo intento a tifare Balotelli! Ciò che
più mi fa ridere dell’uomo-tifoso è la passione che ci mette. Si arrabbia,
impreca, si improvvisa tecnico e urla consigli sperando che giungano, non si sa
bene come, al calciatore di turno. E quando finalmente arriva il goal esplode
in un urlo di gioia tale che neanche il miglior orgasmo potrebbe eguagliarlo!
Partita al femminile. La donna realizza che c’è la partita
solo quando il suo uomo si accomoda in poltrona e le urla di portagli una
birra! Noi non stiamo li a capire chi gioca, anche perché non abbiamo idea di
chi siano, né contro chi. Il massimo che una donna fa è dare una rapida
occhiata ai giocatori durante l’inno e capire se finalmente qualche giovane
aitante ha preso il posto di vecchi nonnetti! E finisci pure per “barattare” l’adocchiamento
del primo minuto con quello del cambio del 48esimo! E magari capita anche che
ci perdiamo un goal perché troppo intente a controllare il nostro WomanLog e capire che, mentre il nostro
uomo sembra raggiungere l’estasi, a noi non regala un orgasmo da troppo tempo!
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